Febbraio 2023

  

 

NATURALITER: 20 anni al servizio della Divulgazione scientifica e dell’amore per la Natura


Durante tutto il secondo millennio, ma forse anche da prima, l’uomo ha sconvolto tutti gli ecosistemi naturali del pianeta e, abbattendo o incendiando foreste, inquinando l’aria, l’acqua dei fiumi, dei mari e degli oceani, ha reso precaria la sopravvivenza di molte specie animali; tutto questo nell’indifferenza, o nella colpevole incoscenza, della maggior parte della popolazione, che lascia sfruttare e depauperare per il bene di pochi, un patrimonio naturale di incommensurabile valore, appartenente a tutti, ma del quale purtroppo quasi nessuno conosce l’esistenza e si rende conto dell’effettiva importanza.
Noi della Naturaliter da 20 anni, a modo nostro, combattiamo contro questo stato di cose, accogliendo, conservando, preparando e riproducendo tutto quello che serve per rappresentare e quindi far conoscere e divulgare la Natura, con tutte le sue meraviglie e i suoi tesori. Anche per questo abbiamo creato varie mostre naturalistiche nella speranza che, chi ci segue, si renda conto della bellezza che ci circonda, e venga stimolato ad informarsi per conoscere e per poter apprezzare tutti i paesaggi e gli ambienti naturali, gli alberi e gli animali, i fenomeni e i complicati processi ecologici che sostengono la Vita sul nostro pianeta.

Pubblicato in Eventi



A pochi giorni dall’anniversario del conflitto in Ucraina, Greenpeace e la ONG ucraina Ecoaction pubblicano oggi una “Mappa dei danni ambientali” causati dalla guerra e per denunciare i gravissimi impatti sugli ecosistemi. Le due organizzazioni chiedono inoltre al governo di Kiev e alla Commissione Europea di istituire un fondo per il ripristino dell’ambiente, vittima silenziosa della guerra.

I dati, raccolti da Ecoaction e consultabili online, sono stati confermati dalle immagini satellitari e mappati da Greenpeace Central and Eastern Europe (CEE). La mappa illustra 30 dei 900 eventi raccolti, per evidenziare gli impatti ambientali più gravi. In base alle informazioni ufficiali, dall’inizio delle ostilità sono stati danneggiati circa il 20 per cento delle aree naturali protette del Paese, e 3 milioni di ettari di foresta, mentre altri 450 mila ettari si trovano in zone occupate o interessate dai combattimenti.

Pubblicato in Ambiente


Il ritrovamento è stato fatto a Lagash dagli archeologi dell’Università di Pisa e della Pennsylvania University.


Una zona pranzo all'aperto con panchine, un forno, contenitori per la conservazione, antichi resti di cibo e persino un frigorifero di 5000 anni fa, denominato “zeer”, termine arabo che identifica la tecnica del “vaso nel vaso” per conservare bevande e alimenti. È quanto hanno scoperto gli archeologi dell'Università di Pisa impegnati, assieme ai colleghi dell'Università della Pennsylvania, negli scavi del Lagash Archaeological Project che, a fine 2022, hanno riportato alla luce quella che potrebbe essere una taverna del 2.700 a.C.

Un tesoro, quello ritrovato dall'equipe guidata dalla professoressa Holly Pittman della University of Pennsylvania e dalla professoressa Sara Pizzimenti del Dipartimento di Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Ateneo pisano, che si nascondeva a soli 50 cm dalla superficie e che oggi ci consegna uno spaccato di quella che doveva essere la vita quotidiana di una delle più importanti città-stato della Mesopotamia: Tell al-Hiba (l'antica Lagash).

Pubblicato in Paleontologia
Venerdì, 24 Febbraio 2023 08:23

Oli essenziali, i nostri preziosi alleati

 

Le principali proprietà

Gli oli essenziali, miscele molto complesse e profumate estratte dalle piante, sono sostanze ricchissime di proprietà per il benessere di mente e corpo.
Utilizzati dall'uomo da almeno 2000 anni, sono famosi per le infinite virtù. Per citarne qualcuna, gli oli essenziali agiscono attraverso le vie respiratorie rinforzando il sistema immunitario, hanno un alto potere antimicrobico, agiscono a livello del sistema nervoso influenzando in modo benefico le funzioni psichiche, le emozioni e l'umore. Hanno inoltre proprietà mucolitiche ed espettoranti, come l'eucalipto, il pino, l'incenso e il ginepro, antinfiammatorie, come la lavanda e la camomilla, digestive, come il finocchio, la menta e l'arancio amaro, rilassanti, come la melissa, la verbena, la lavanda e il sandalo. Insomma, le proprietà sono veramente moltissime.

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Arriva un’innovazione del celebre metodo di datazione utilizzato in archeologia: gli studiosi l’hanno messa alla prova, con ottimi risultati, sul sito di Bacho Kiro, dove sono emerse le più antiche evidenze dirette della presenza dell’Homo Sapiens in Europa.

Si chiama Radiocarbonio 3.0: è una versione aggiornata e potenziata del celebre metodo di datazione al radiocarbonio, e promette di rivelare nuovi preziosi indizi sugli eventi chiave della storia umana più antica, a partire dall’interazione tra Homo Sapiens e Neanderthal in Europa. A mostrarlo è la combinazione delle date ad alta risoluzione ottenute dal sito di Bacho Kiro, in Bulgaria, con il nuovo pezzo della curva di calibrazione del radiocarbonio ottenuto grazie agli anni degli alberi Kauri della Nuova Zelanda.

Pubblicato in Paleontologia


Uno studio internazionale guidato da ricercatori dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola mostra che, a distanza di un anno, tra chi è stato ricoverato dopo aver contratto il coronavirus aumentano i sintomi gastrointestinali e le diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile.
Il COVID-19 è associato a un rischio maggiore di sviluppare disturbi gastrointestinali a lungo termine, inclusa la sindrome dell'intestino irritabile. A mostrarlo sono gli esiti di una ricerca – pubblicata sulla rivista Gut – guidata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola.
“I dati che abbiamo raccolto mostrano che chi ha contratto il COVID-19 presenta sintomi gastrointestinali più di frequente rispetto a chi non è stato colpito dal coronavirus”, spiega Giovanni Barbara, professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio.

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Aperta la strada a una nuova forma di immunoterapia contro il cancro che richiama la memoria dei vaccini pediatrici.


C’è un nuovo tassello nella conoscenza di come il sistema immunitario combatte il cancro e soprattutto di come possa essere aiutato a farlo. Il 'mantello dell’invisibilità' che i tumori indossano per nascondersi dalle nostre difese immunitarie può essere sollevato, così che l’immunoterapia possa funzionare anche contro le neoplasie che non rispondono alle terapie standard. Potrebbe essere possibile risvegliare la memoria immunitaria di vaccinazioni eseguite da bambini: iniettando nel tumore gli antigeni contro cui erano diretti i vaccini dell’infanzia, la risposta immune si riattiva e si dirige sul tumore, attaccandolo.

Pubblicato in Medicina
Mercoledì, 22 Febbraio 2023 11:09

Anche i cani “fumano”


Uno studio dell’Università degli Studi di Milano ha evidenziato la presenza di cotinina, un prodotto della nicotina, nel siero e nel pelo dei cani esposti al fumo passivo. La pubblicazione su MDPI.

Anche i cani subiscono gli effetti nocivi del fumo passivo: lo ha stabilito una ricerca dell’Università degli Studi di Milano coordinata da Debora Groppetti, docente di Clinica Ostetrica e Ginecologia veterinaria presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali e pubblicata di recente su MDPI.
Il cane è un animale domestico molto diffuso che, condividendo con l’uomo spazi, abitudini e cibo, potrebbe essere esposto agli stessi rischi e malattie ambientali. Negli ultimi due decenni, gli effetti dannosi dell'esposizione al fumo passivo su bambini e adulti sono stati ampiamente discussi e sottolineati attraverso campagne di salute pubblica, ma non è stata posta enfasi sui rischi che gli animali domestici possono incontrare.

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Nel sito di Nyayanga, in Kenya occidentale, sono stati ritrovati esempi di industria litica olduvaiana risalenti a circa 3 milioni di anni fa. Le analisi dei reperti litici, condotte presso il Dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza, dimostrano l’utilizzo di strumenti innovativi per la lavorazione di una vasta gamma di materiali e per il consumo di animali di grandi dimensioni da parte degli hominins. Lo studio è pubblicato sulla rivista Science
Nyayanga è una località archeologica presso l’Homa Peninsula, nel Kenya occidentale, caratterizzata da un ambiente ricco di depositi fluviali e lacustri risalenti a oltre 6 milioni di anni fa.

Un nuovo studio internazionale, a cui ha preso parte il Dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza, documenta le ricerche condotte in questo sito dove sono stati ritrovati i più antichi esempi di innovazione tecnologica, conosciuta come industria litica olduvaiana, risalenti a circa 2,9 milioni di anni fa. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista Science, hanno permesso la ricostruzione della paleodieta, ma anche di parte dell’ambiente geografico e dell’ecosistema degli ominidi.

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Lunedì, 20 Febbraio 2023 10:44

Quando in gondola si andava in battaglia


Nel XVI secolo l’esigenza di difendersi e mantenere il predominio sui territori dell’Italia del Nord, spinse il Governo della Serenissima a trasformare l’imbarcazione in un mezzo di difesa agile, munito di due rostri per affondare le navi nemiche. Sono poche le fonti documentarie che rivelano questo processo di adattamento bellico, sottoposto per tutto il secolo ad un vero e proprio segreto di stato. A rivelarlo è uno studio del Cnr-Isac pubblicato sulla rivista ‘Méditerranée - Journal of Mediterranean geography’

La gondola non è sempre stata l’imbarcazione leggera e decorata, adatta alle passeggiate romantiche, come quella che siamo abituati ad osservare nei canali veneziani. Nel XVI secolo da semplice mezzo di trasporto fu adattata ad esigenze di difesa militare. A rivelarlo è uno studio di carattere storico a cura di Dario Camuffo dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche e pubblicato sulla rivista Méditerranée - Journal of Mediterranean geography.

Pubblicato in Scienza generale
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