Cos'é la Bioetica

17 Dic 2003 Scritto da

Bioetica, salute, health promotion: le implicazioni derivanti da diverse possibili interpretazioni dei fenomeni biologici e delle risposte della scienza medica


1 _ Cos'é la Bioetica

C'é chi identifica la nascita della Bioetica con l'ormai famosa opera di Potter Bioethics: Bridge to the Future, del 1970.

Indubbiamente il lavoro di Potter é una pietra miliare nello sviluppo della disciplina ma in realtà già nel '69 un filosofo ed uno psichiatra statunitensi, Daniel Callahan e Willard Gaylin, avevano fondato l'Institute of Society, Ethics and the Life Sciences, successivamente più noto come Hastings Center, cenacolo di filosofi e scienziati che si riunivano in una angusta stanzetta messa a disposizione dalla madre di Callahan a Hastings on Hudson (NY), a discutere di aspetti etici sociali e legali delle scienze medico-sanitarie.

Quasi contemporaneamente, alla Georgetown University di Washington, dal lavoro dell'ostetrico olandese Andre Hellegers e del teologo protestante Paul Ramsey sortì un'opera in due volumi, The Patient as Person e Fabricated Man, che possono essere considerate come le prime vere e proprie pubblicazioni al mondo in materia di Bioetica.

Ma é nell'opera di Potter che appare per la prima volta l'espressione "Bioetica".

Pier Luigi Verbo e Roberto Jannelli partner di KPMG Advisory S.P.A. spiegano, in queste interviste, gli aspetti innovativi di “P.A.rliamone”, un progetto di avanguardia, che vuole sfruttare le potenzialità dell’agorà telematica per mettere in atto un modello avanzato di gestione condivisa della conoscenza nell’ambito della Pubblica Amministrazione Locale

Non passa giorno che l’Università Italiana non venga “aggredita” dai
media e descritta come sede dove molti “fannulloni” passano il tempo e si
divertono a fare esami per trascorrere il tempo. A questo si aggiunge la
completa indifferenza della classe politica nei riguardi dell’Università e la
pesante congiuntura economica che riduce fortemente i finanziamenti a carico
delle Università con il rischio di far chiudere molti laboratori di ricerca di livello
internazionale.

Abbiamo già avuto occasione di tratteggiare gli elementi generali del rapporto tra etica e ambiente. Si tratta di un legame profondo, che richiede grande attenzione da parte degli operatori di sanità pubblica. Così come, infatti, è ormai comune consapevolezza che la difesa della salute passa attraverso la tutela dell’ambiente, appare altrettanto evidente che ambedue le sfere non possono sfuggire ad una rigorosa disamina degli innumerevoli e fondamentali problemi etici connessi. Ma non basta. Esistono aspetti specifici di questo legame che meritano ulteriori approfondimenti. Uno di questi è rappresentato dall’ etica in epidemiologia ambientale un settore che, lungi dall’essere considerato come un ambito troppo specifico, sta ormai assumendo la dignità di una vera e propria branca a sè della bioetica. Ma perchè? E quali sono gli aspetti in gioco nella riflessione etica sui temi dell’epidemiologia ambientale?

Dal caso di Eluana Englaro al  ritorno al finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali
embrionali recentemente deciso da Barack Obama, i richiami all'etica, in particolare religiosa, o meglio cattolica, si sono fatti sempre più pressanti, coinvolgendo in Italia, ma non solo, il mondo politico e istituzionale. E così, argomenti scientifici vengono posti come problemi etici, con i loro pro e contro e con non poche contraddizioni.

 

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