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Sonno REM e Malattie Neurodegenerative: Due Biomarcatori Distinguono in Anticipo Parkinson e Demenza di Lewy
29 Set 2025 Scritto da Francesco DeflerUn gruppo di scienziati dell'Università di Montréal, guidato dal professore di medicina Shady Rahayel, ha compiuto una scoperta fondamentale nella diagnosi previsionale delle patologie neurodegenerative.
Attraverso due ricerche condotte in modo complementare, gli esperti sono ora in grado di determinare con anni di anticipo quali soggetti affetti da uno specifico disturbo del sonno sono destinati a sviluppare la Malattia di Parkinson o la Demenza con Corpi di Lewy (DCL).
L'attenzione si è focalizzata sul Disturbo Comportamentale del Sonno REM Isolato (iRBD), una condizione caratterizzata dal fatto che le persone agiscono i propri sogni – urlando, scalciando o agitando le membra – talvolta con violenza tale da poter ferire il proprio partner.
L'Eclissi della Sincronia: Il Ciclo Mestruale Perde il Legame con la Luna a Causa della Luce Artificiale
28 Set 2025 Scritto da Alessia Di Gioacchino
Uno studio internazionale, con la partecipazione dell’Università di Padova, getta luce sulla progressiva disconnessione tra il ciclo riproduttivo femminile e i ritmi lunari, imputandola all'aumento dell'inquinamento luminoso.
In natura, diverse specie animali hanno sviluppato una sincronizzazione del comportamento riproduttivo con fasi specifiche del ciclo lunare, una strategia che ne potenzia il successo. Sebbene la vicinanza temporale tra il ciclo mestruale umano e quello lunare sia evidente, l’influenza diretta della Luna sulla fertilità umana è sempre stata un argomento controverso nella scienza.
Era già noto che i cicli femminili tendono a sincronizzarsi in modo intermittente sia con le variazioni di luminanza (l'intensità della luce lunare visibile, massima durante il Plenilunio) sia con le forze gravitazionali esercitate dalla Luna (il meccanismo alla base delle maree).
Scoperto un Legame tra Ritmi Circadiani e Rischio di Riassorbimento Osseo
27 Set 2025 Scritto da Università di SurreyUna nuova ricerca, frutto della collaborazione tra l'Università di Surrey e l'Università di Sheffield, ha messo in luce una connessione tra il nostro orologio biologico interno (il ritmo circadiano) e il meccanismo con cui il corpo demolisce ed elimina i tessuti ossei vecchi o danneggiati.
Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, si è concentrato sui processi essenziali per il rinnovamento osseo: il riassorbimento (la rottura e rimozione del tessuto vecchio) e la formazione (la creazione di nuovo tessuto osseo).
Il Papillomavirus Umano (HPV): un virus, molteplici rischi oncologici
26 Set 2025 Scritto da Guido Donati*L'infezione da Papillomavirus Umano (HPV) rappresenta una delle infezioni virali più comuni al mondo, tanto da colpire quasi la totalità della popolazione sessualmente attiva almeno una volta nella vita. Sebbene nella maggior parte dei contagi il virus rimanga solo transitoriamente e venga debellato dal sistema immunitario senza conseguenze, la persistenza di specifici tipi di HPV, definiti "ad alto rischio", è stata universalmente riconosciuta come la causa principale di diversi tipi di cancro [1, 2]. Questo articolo esplora i complessi meccanismi attraverso i quali l'HPV trasforma le cellule sane in cellule tumorali, le implicazioni cliniche di questa conoscenza e le strategie preventive e terapeutiche.
L’Imaging Ottico 3D rivoluziona la caratterizzazione delle cellule tumorali
26 Set 2025 Scritto da Francesco Defler
Un'innovativa tecnica di imaging ottico tridimensionale è stata sviluppata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per distinguere con elevata accuratezza le cellule sane da quelle tumorali. Lo studio, frutto della collaborazione tra il Cnr-Ieomi (Istituto per gli endotipi in oncologia, metabolismo e immunologia) e il Cnr-Isasi (Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti) di Napoli, è stato pubblicato sulla rivista Advanced Science.
La Sanità in Italia: quando il diritto alla privacy uccide il diritto alla cura
25 Set 2025 Scritto da Guido Donati*
Viviamo nell'era dell'Intelligenza Artificiale, dei big data e della connettività istantanea. Eppure, nel cuore del nostro sistema sanitario, il tempo sembra essersi fermato. La legge concede alle strutture sanitarie fino a 30 giorni per rilasciare una cartella clinica. Un'attesa che può suonare come un'eternità quando, per patologie a progressione rapida come un tumore, ogni singolo giorno può significare la differenza tra la vita e la morte. Questo non è un problema burocratico, ma una profonda e pericolosa contraddizione: la lentezza della burocrazia mette a rischio la vita dei pazienti, in nome di un'inerzia che oggi non ha più senso di esistere.
Fagoterapia: la soluzione "su misura" contro l'antibioticoresistenza
18 Set 2025 Scritto da Guido Donati*Nel mondo della medicina, la minaccia della resistenza agli antibiotici si sta facendo sempre più concreta. I batteri, con la loro incredibile capacità di adattamento, stanno rendendo inefficaci molti dei nostri farmaci più potenti. Questo problema è così grave che, in alcuni casi, le infezioni comuni sono tornate a essere una minaccia mortale.
Quali sono le cause del problema?
L'antibiotico-resistenza è un fenomeno complesso, ma le sue cause principali possono essere ricondotte a due fattori chiave:
L'evoluzione naturale. I batteri si moltiplicano molto velocemente e, come tutti gli organismi, sono soggetti a mutazioni genetiche. Alcune di queste mutazioni possono conferire a un batterio una maggiore capacità di sopravvivere in presenza di un antibiotico. Quando somministriamo un antibiotico, i batteri sensibili vengono uccisi, ma quelli resistenti (anche se all'inizio sono molto pochi) sopravvivono, si moltiplicano e tramandano la resistenza attraverso i loro geni di. È un processo di selezione naturale accelerato.
La rivoluzione del DNA ambientale: la scienza da "scena del crimine"
16 Set 2025 Scritto da Claudia Gianvenuti
Nella biologia della conservazione, il monitoraggio delle specie animali è sempre stata un'impresa complessa, spesso invasiva e dispendiosa. Immaginate spedizioni in habitat remoti per installare fototrappole, lunghe ore di osservazione o la cattura di esemplari rari per raccogliere dati, con un enorme dispendio di tempo, fondi e un potenziale disturbo per gli animali stessi. Oggi, una tecnologia sta rivoluzionando questo campo, trasformando gli scienziati in veri e propri "detective molecolari": il DNA ambientale, o eDNA. L'idea è tanto semplice nella sua concezione quanto potente nella sua applicazione: invece di cercare l'animale, si cercano le sue tracce genetiche invisibili.
Nuova luce sulla SMA: identificati fattori genetici rari che guidano diagnosi e terapie
16 Set 2025 Scritto da Francesco Defler
Uno studio rivoluzionario condotto dal "Centro Dino Ferrari" dell'Università degli Studi di Milano e della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, coordinato dalla Prof.ssa Stefania Corti e dal Prof. Dario Ronchi, ha portato a una scoperta cruciale per la lotta contro l'Atrofia Muscolare Spinale (SMA). La ricerca, pubblicata su Neurology Genetics, ha individuato e analizzato varianti genetiche rare in pazienti affetti da questa grave malattia neuromuscolare.
Sifilide, una nuova prospettiva sul trattamento: una singola dose di penicillina è sufficiente?
15 Set 2025 Scritto da Guido Donati*La sifilide, Infezione sessualmente trasmissibile (IST) causata dal batterio Treponema pallidum (F.Schaudinn-E.Hoffmann), continua a rappresentare una sfida significativa per la salute pubblica a livello globale. Per decenni, il trattamento standard per la sifilide precoce – che include la sifilide primaria, secondaria e latente precoce – è stato l'iniezione intramuscolare di penicillina G benzatina. La terapia raccomandata prevede una singola dose per la sifilide primaria e secondaria, mentre per la sifilide latente precoce sono spesso prescritte tre dosi, somministrate a distanza di una settimana.
Tuttavia, un recente studio clinico ha sollevato importanti interrogativi su questa pratica. Pubblicato il 3 settembre 2025 su New England Journal of Medicine, lo studio intitolato "One Dose versus Three Doses of Benzathine Penicillin G in Early Syphilis" ha esplorato l'efficacia comparativa di una singola iniezione rispetto al regime di tre dosi nel trattamento della sifilide latente precoce.
Il team di ricerca, con Edward W. Hook III e Jodie A. Dionne, ha condotto uno studio multicentrico, in doppio cieco e randomizzato, su un'ampia coorte di pazienti. L'obiettivo era determinare se il regime a tre dosi offrisse un beneficio clinico superiore rispetto a una singola dose nei pazienti con sifilide latente precoce.