Chlamydia: L'epidemia silenziosa e il suo inatteso alleato, il microbiota

Guido Donati* 16 Set 2025



La Chlamydia trachomatis (CT) è un batterio intracellulare che causa una delle infezioni a trasmissione sessuale (IST) più diffuse al mondo. Ciò che la rende pericolosa e la fa rientrare nell'accezione di "epidemia silenziosa" è che la maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi evidenti. Questa assenza di segnali d'allarme rende la diagnosi precoce molto difficile e, se non curata in tempo, l'infezione può causare danni permanenti.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno si verificano circa 127 milioni di nuovi casi di infezione da Chlamydia a livello globale, rendendola l'IST batterica più comune. Le conseguenze, se non trattate, possono essere molto serie. Nelle donne, l'infezione può ascendere dalla cervice all'alto tratto genitale, causando la malattia infiammatoria pelvica (PID), che può danneggiare le tube di Falloppio e portare a dolore pelvico cronico, gravidanze ectopiche e infertilità. Negli uomini, può causare uretrite (infiammazione dell'uretra) e, in circa il 10-30% dei casi non trattati, può evolvere in epididimite, un'infiammazione dell'epididimo che, seppur raramente, può portare a problemi di fertilità.

Per questo motivo, la prevenzione e la diagnosi precoce sono cruciali. L'uso del preservativo è il metodo più efficace per ridurre il rischio di trasmissione. Inoltre, screening regolari sono raccomandati per le persone sessualmente attive, specialmente per i giovani.

Il ruolo cruciale del microbioma cervicovaginale

Da qualche anno vi è una nuova area di ricerca che sta modificando il modo in cui prevenire la progressione dell'infezione da Chlamydia: lo studio del microbioma cervicovaginale (CVM). Questa è la comunità di microrganismi che abita la vagina e la cervice. In uno stato di salute, il CVM è dominato da batteri del genere Lactobacillus, che producono acido lattico e mantengono un ambiente acido (pH 3.5-4.5) che agisce come una barriera naturale contro i patogeni.

Studi recenti del team di Sangmi Jeong, hanno dimostrato che la composizione del CVM può predire se l'infezione da Chlamydia rimarrà localizzata o si diffonderà. In particolare, è stato osservato che le donne con una disbiosi, ovvero uno squilibrio microbico caratterizzato da una ridotta presenza di Lactobacillus e una maggiore diversità di altri batteri anaerobi, hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare una forma ascendente dell'infezione.

Questa scoperta apre la strada a nuove strategie cliniche. L'analisi del microbioma potrebbe diventare uno strumento diagnostico per identificare le donne a più alto rischio di sviluppare complicazioni da Chlamydia. Ciò permetterebbe ai medici di intervenire in modo più mirato e aggressivo per prevenire danni permanenti; inoltre, la ricerca suggerisce che il ripristino di un microbioma sano, magari attraverso l'uso di probiotici specifici, potrebbe diventare una strategia terapeutica complementare agli antibiotici, rafforzando le difese naturali del corpo contro questo e altri patogeni.

 

 

Bibliografia

Donati G.17 Dic 2003 Emergenza Malattie Sessualmente Trasmesse Scienzaonline

Jeong, S. et al. 12 August 2025 Cervicovaginal microbial features predict Chlamydia trachomatis spread to the upper genital tract of infected women. Human Microbiome 

Jeong, S. et al. 2023. Cervicovaginal microbial features predict Chlamydia trachomatis spread to the upper genital tract of infected women. Nature Communications, 14(1), 5227.

Workowski, K. A., et al. 2021. Sexually Transmitted Infections Treatment Guidelines, 2021. Morbidity and Mortality Weekly Report (MMWR).

World Health Organization (WHO). (2020). Global STI Surveillance, 2020.

Red.08 Mag 2025 Una scoperta apre nuove strade per la cura della clamidia
https://www.scienzaonline.com/medicina/item/4764-una-scoperta-apre-nuove-strade-per-la-cura-della-clamidia.html

 


*Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)
Past Editor-in-Chief Italian Journal of Dermosurgery

Ultima modifica il Lunedì, 15 Settembre 2025 10:37
Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery