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SLA e microRNA: Scoperta Rivoluzionaria per la Comunicazione Muscolo-Motoneurone
10 Lug 2025 Scritto da CS Università di Padova
Una ricerca congiunta dell'Università di Padova, del CNR di Padova e dell'Istituto "Mario Negri" di Milano, pubblicata su «Molecular Therapy Nucleic Acids», ha rivelato nuove strategie per rallentare la progressione della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Lo studio, intitolato Restoration of myogenesis in ALS-myocytes through miR-26a-5p-mediated Smad4 inhibition and its impact on motor neuron development, evidenzia come specifici microRNA (miR-26a e 431), secreti da cellule staminali normali, siano in grado di ripristinare la corretta comunicazione tra muscolo scheletrico e motoneuroni.
Un Nuovo Meccanismo di Comunicazione Cellulare
Il team di ricerca, composto dal Professor Stefano Cagnin del Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, da Maria Lina Massimino ricercatrice del C.N.R. e dalla prima autrice Caterina Peggion (Dipartimento di Biologia), ha scoperto un inedito meccanismo di comunicazione tra le cellule staminali del muscolo scheletrico e i motoneuroni nella SLA. Hanno dimostrato che le cellule staminali di topi affetti da SLA secernono microRNA differenti rispetto a quelle di topi sani. I microRNA secreti dalle cellule staminali normali contribuiscono alla produzione di un muscolo funzionale e migliorano il differenziamento dei motoneuroni.
Il "codice a barre" dei cromosomi: una nuova chiave per leggere il genoma umano
08 Lug 2025 Scritto da CS Università di Roma La Sapienza
I risultati di una ricerca della Sapienza Università di Roma hanno svelato la struttura organizzata dei centromeri, le regioni centrali dei cromosomi finora ritenute indecifrabili. Pubblicati sulla rivista “Science”, i dati offrono nuovi strumenti per lo studio dei tumori e delle malattie genetiche
Ogni essere vivente cresce e si riproduce attraverso numerose divisioni delle proprie cellule. Affinché tale processo avvenga correttamente e senza complicazioni, è necessario che prima la cellula copi e organizzi precisamente le istruzioni genetiche che si trovano nel DNA.
Il viroma intestinale: virus che guariscono e rivoluzionano la medicina di precisione.
03 Lug 2025 Scritto da Claudia Gianvenuti
Nel vasto universo del microbiota intestinale umano, i protagonisti più studiati sono sempre stati i batteri. Tuttavia, un nuovo filone di ricerca sta portando alla ribalta il viroma: la comunità di virus che abita il nostro intestino e che, secondo le ultime evidenze, potrebbe essere la chiave per comprendere e trattare molte patologie gastrointestinali. Un’importante review pubblicata su Precision Clinical Medicine da un team internazionale guidato da Tao Zuo (Sun Yat-sen University, University of Heidelberg, Polish Academy of Sciences) offre una panoramica aggiornata e approfondita su come i virus intestinali—soprattutto i batteriofagi—regolino l’ecosistema microbico, influenzino l’immunità e aprano nuove prospettive terapeutiche.
Pediatri di famiglia: un allarme nazionale con epicentro al Nord
03 Lug 2025 Scritto da Guido Donati*
Mancano almeno 502 pediatri di famiglia in Italia, con il 75% delle carenze concentrate in Lombardia, Piemonte e Veneto. Questa la denuncia della Fondazione GIMBE, che evidenzia come la situazione sia destinata ad aggravarsi: entro il 2028 andranno in pensione quasi 2.600 pediatri, a fronte di un ricambio generazionale incerto. La carenza si traduce in un sovraccarico per i pediatri esistenti, con numerosi casi in cui si supera il massimale di 1.000 assistiti, rendendo difficile per molte famiglie trovare un pediatra disponibile.
Il ruolo cruciale del Pediatra di Libera Scelta (PLS)
Il pediatra di famiglia è il punto di riferimento essenziale per la salute di bambini e ragazzi da 0 a 13 anni. L'assegnazione di un PLS è obbligatoria dalla nascita per garantire l'accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale. Nonostante il calo delle nascite, che ha ridotto il fabbisogno di PLS di oltre 500 unità in sei anni, la situazione rimane critica. Infatti, il passaggio automatico dei ragazzi di 14 anni al medico di medicina generale (MMG) e il numero maggiore di quattordicenni rispetto ai nuovi nati, generano un saldo netto positivo di assistiti per i PLS, aumentando il loro carico di lavoro.
Next-Generation Fitness: personalizzazione dell’esercizio attraverso "Enduromics" e "Resistomics"
01 Lug 2025 Scritto da Claudia Gianvenuti
L’esercizio fisico è universalmente riconosciuto come uno degli strumenti più potenti per migliorare la salute umana, con effetti preventivi e terapeutici su malattie croniche come il diabete e le patologie cardiovascolari. Tuttavia, i meccanismi molecolari precisi che sottendono i benefici di diversi tipi di esercizio sono rimasti a lungo poco esplorati, soprattutto a causa delle difficoltà tecniche nel raccogliere dati molecolari su larga scala in modo non invasivo. Negli ultimi anni, però, la ricerca si sta orientando verso approcci multi-omici che promettono di rivoluzionare la fisiologia dell’esercizio e la medicina dello sport.
Un recente studio pubblicato su Sports Medicine - Open da Kayvan Khoramipour, Sergio Maroto-Izquierdo, Simone Lista, Alejandro Santos-Lozano (Miguel de Cervantes European University) e Katsuhiko Suzuki (Waseda University) introduce due discipline emergenti: enduromics e resistomics. Questi nuovi campi di studio permettono di analizzare le modificazioni molecolari indotte rispettivamente dall’allenamento di endurance e da quello di resistenza, offrendo la possibilità di personalizzare l’esercizio fisico in base al profilo molecolare individuale.
La medicina, nella sua essenza, è una disciplina basata sulla scienza, sull'evidenza e sulla ricerca costante [16]. Eppure, osservando da vicino le dinamiche che la governano, emerge una riflessione inquietante: la pratica medica, purtroppo, assume talvolta le sembianze di una religione, dove il protocollo diventa il nuovo rituale e la critica è spesso soppressa in favore dell'ortodossia.
Il medico: esecutore o pensatore critico?
Come giustamente osservato, la base della classe medica è stata storicamente ancorata alle direttive provenienti dall'alto. Basti pensare a quanto tempo hanno impiegato a capire che le mani andavano lavate prima degli interventi. Un esempio storico e drammatico di questa resistenza è la vicenda di Ignaz Semmelweis, un medico ungherese che a metà del XIX secolo, osservando le altissime mortalità per febbre puerperale nelle cliniche ostetriche, intuì la correlazione con la mancanza di igiene delle mani dei medici che passavano dalle autopsie alle visite alle partorienti. Nonostante la drastica riduzione dei decessi ottenuta introducendo l'obbligo di lavare le mani con una soluzione di calce clorata, le sue teorie furono largamente derise e rifiutate dalla comunità medica del tempo. Semmelweis fu osteggiato, perse la sua posizione e finì i suoi giorni in un manicomio, morendo per una setticemia contratta proprio a causa di una ferita infetta [13]. La sua storia è un monito potente su quanto sia difficile per la scienza accogliere verità scomode che sfidano le pratiche consolidate e il prestigio della professione.
Hiv: scoperti i 'codici' del sistema immunitario per sospendere le cure
25 Giu 2025 Scritto da CS Ospedale pediatrico Bambino Gesù
Lo studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, identifica biomarcatori chiave nei pazienti trattati precocemente e apre nuove prospettive per terapie personalizzate.
Un gruppo di adolescenti e giovani adulti nati con l’HIV e trattati fin dalla prima infanzia ha mostrato una notevole capacità di controllo dell’infezione, mantenendo il virus in uno stato quasi inattivo. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il MIT di Boston, pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine.
Una nuova prospettiva terapeutica per i tumori del colon-retto: quando la chemioterapia "addestra" il sistema immunitario
24 Giu 2025 Scritto da CS Università degli studi di Milano
Un team di ricercatori dell'IFOM, dell'Università di Torino e dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, l'Ospedale San Raffaele e l'Istituto di Candiolo, ha individuato una strategia innovativa per rendere i tumori del colon-retto sensibili all'immunoterapia, combinando due chemioterapici specifici. La scoperta, resa possibile grazie al sostegno dell'European Research Council (ERC) e della Fondazione AIRC, è stata pubblicata sull'autorevole rivista scientifica Cancer Cell e apre nuove possibilità terapeutiche per il tumore al colon-retto.
Un balzo in avanti nella medicina veterinaria: Trovato un metodo per produrre cellule staminali mesenchimali canine riproducibili
20 Giu 2025 Scritto da Redazione
Le cellule staminali mesenchimali (MSC), ricavabili da tessuto adiposo e midollo osseo, possiedono notevoli proprietà immunomodulanti e antinfiammatorie, rendendole preziose sia in medicina umana che veterinaria. Tuttavia, la loro applicazione è spesso limitata dalla capacità proliferativa ridotta e dalla variabilità qualitativa legata all'età del donatore e al sito di prelievo. Per superare queste sfide, un metodo per produrre MSC utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) sta guadagnando crescente interesse come via per garantire un approvvigionamento stabile di MSC omogenee. Le iPSC, infatti, vantano una capacità di proliferazione illimitata e la versatilità di differenziarsi in svariati tipi cellulari. Nonostante questo enorme potenziale, gli studi focalizzati sull'applicazione in medicina canina rimangono ancora limitati.
In un significativo passo avanti per migliorare la medicina veterinaria, un team di ricerca guidato dal Professor Shingo Hatoya e dal Dott. Masaya Tsukamoto presso la Graduate School of Veterinary Science dell'Università Metropolitana di Osaka ha generato con successo iPSC da quattro diversi tipi di cellule somatiche canine. Utilizzando queste cellule, è stato possibile indagare e definire il metodo ottimale per la produzione di MSC canine.
Sclerosi multipla: studio pilota rivela che la stimolazione spinale diretta non invasiva modula lo stress ossidativo
20 Giu 2025 Scritto da CS CNR
Uno studio pilota firmato Cnr, Università degli studi di Milano e Policlinico, pubblicato su Brain Stimulation, ha evidenziato come la stimolazione elettrica spinale non invasiva possa modulare i biomarcatori dello stress ossidativo e dell’infiammazione in pazienti affetti da sclerosi multipla, aprendo a nuove prospettive terapeutiche ad affiancamento dei trattamenti standard
Uno studio pilota appena pubblicato sulla rivista internazionale Brain Stimulation ha evidenziato come la stimolazione elettrica spinale non invasiva (tsDCS) possa modulare i biomarcatori dello stress ossidativo e dell’infiammazione in pazienti affetti da sclerosi multipla (SM), aprendo a nuove prospettive terapeutiche ad affiancamento dei trattamenti standard.
Il progetto pilota, finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), è frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, e l’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, e ha coinvolto un gruppo multidisciplinare di ricercatori clinici e bioingegneri.