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Uso dei farmaci in acquacoltura, occorre una maggiore tutela dell’ambiente e della salute umana
19 Ago 2021 Scritto da Università di Milano Bicocca
Occorrono adeguate misure di tutela dell’ambiente e della salute umana rispetto ai rischi legati all’uso dei farmaci in acquacoltura. È questa la direzione indicata all’Unione europea dal Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio ambientale del Comitato per i medicinali per uso veterinario, organismo dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Per rispondere al crescente fabbisogno alimentare, la produzione di pesce d’allevamento è aumentata nel corso del tempo tanto da far ipotizzare che entro quest’anno supererà la produzione di pesce da cattura, rimasta invece costante. Nello Spazio economico europeo il rapporto è di uno a tre a favore del pescato e in questo contesto l’11,4% del pesce (soprattutto trote, spigole e orate) e dei crostacei è prodotto in impianto ubicati in Italia. In Europa, dunque, i numeri sono ancora contenuti, ma destinati a crescere. E, di conseguenza, è prevedibile un aumento dell’uso dei farmaci veterinari.
Degenerazione muscolare, la ricostruzione con stampa 3D, in casi di massiccia perdita di tessuto (90%), permette di ripristinare volume, struttura e funzionalità del muscolo in sole tre settimane
18 Ago 2021 Scritto da Università degli Studi di Roma Tor Vergata
I ricercatori del Dipartimento di Biologia di “Tor Vergata” hanno lavorato alla creazione di sostituti muscolari artificiali per la ricostruzione di un muscolo, grazie all’applicazione di una nuova tecnologia di stampa 3D. Lo studio internazionale “Biofabricating murine and human myo-substitutes for rapid volumetric muscle loss restoration” è stato pubblicato dalla rivista internazionale EMBO Molecular Medicine. Con questa innovativa tecnologia sviluppata ad hoc è stato possibile forzare cellule staminali per formare fibre muscolari ordinate e parallele, replicare l’organizzazione tissutale del muscolo, ottenendo così un sostituto biologico pronto per essere impiantato, e rimpiazzare un muscolo mancante o danneggiato.
Un notevole passo avanti nel campo dell’ingegneria tissutale secondo i ricercatori. Il loro studio potrebbe avere una ricaduta nel trattamento di un'ampia gamma di sindromi e patologie che provocano degenerazione muscolare. Il Dipartimento di Biologia dell’Università Roma “Tor Vergata” ha collaborato a una ricerca internazionale che si sta occupando di come ricostruire attraverso la stampa 3D una vasta area di tessuto muscolare e come ripristinarne la funzionalità. Lo studio “Biofabricating murine and human myosubstitutes for rapid volumetric muscle loss restoration” è stato appena pubblicato dalla rivista internazionale EMBO Molecular Medicine.
Così il cancro sfrutta il caos cellulare per resistere alle terapie
18 Ago 2021 Scritto da Università degli Studi di Milano
Scoperta una delle cause della chemioresistenza da ricercatori IEO e Università Statale di Milano. Il lavoro, sostenuto anche da Fondazione AIRC, è pubblicato da Developmental Cell.
Un gruppo internazionale di ricercatori, coordinato da Stefano Santaguida dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Università Statale di Milano, ha scoperto una causa finora sconosciuta della chemioresistenza, il meccanismo con cui la cellula tumorale riesce a costruire una barriera che blocca l’azione dei farmaci anticancro, rendendoli inefficaci.
All’origine del temuto fenomeno, rivela lo studio, ci può essere una nota anomalia cromosomica chiamata “aneuploidia”, ovvero una variazione nel numero di cromosomi, presente nella maggior parte dei tumori. I risultati della ricerca, sostenuta anche da Fondazione AIRC, sono stati appena pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Developmental Cell. “Il nostro lavoro dà un contributo fondamentale alla comprensione delle cause della chemioresistenza, un rischio che incombe anche sui farmaci anticancro più efficaci”, spiega Stefano Santaguida, Group Leader del Laboratorio di Integrità Genomica dello IEO e Professore di Biologia Molecolare all’Università degli Studi di Milano. “Abbiamo dimostrato che la cellula tumorale è capace di sfruttare la sua instabilità genetica per sopravvivere anche in condizioni di stress, quale l’attacco mortale di un farmaco chemioterapico.
Gli anticorpi neutralizzanti Sars-Cov 2 tetravalenti sono molto promettenti come terapia per il covid
02 Ago 2021 Scritto da Guido Donati
La Task Force internazionale creata al fine di trovare una terapia efficace contro l'infezione SARS-Cov2 ha raggiunto risultati insperati creando anticorpi tetravalenti che riescono a bloccare il sito Spike del virus; ora sarà da verificare il loro funzionamento sull'uomo.
I coronavirus sono un gruppo di virus a RNA che colpiscono normalmente uccelli e mammiferi; questi virus sono riusciti a superare la barriera di specie infettando l'uomo più volte; di queste, sette sono ben documentate e tre hanno creato gravi patologie respiratorie: la MERS-Cov, la SARS-Cov ed infine la SARS-Cov2, che ha determinato oltre 200 milioni di casi e oltre 4 milioni di morti. Per combatterla sono stati costruiti anticorpi neutralizzanti monoclonali sintetici grazie alla collaborazione di ben 12 équipe facenti parte di Dipartimenti ed Istituti di ricerca dislocati in Canada, Italia, Stati Uniti ed Estonia.
Parkinson: identificate alterazioni delle strutture cerebrali associate al peggioramento della malattia
10 Ago 2021 Scritto da Università degli Studi di Milano
Su Movement Disorders, uno studio internazionale del consorzio ENIGMA, a cui partecipa l’Università Statale di Milano.
Non è ancora chiaro quali siano le anomalie delle struttura cerebrale nel corso della malattia di Parkinson. Attraverso uno studio multicentrico svolto a livello mondiale e metodi di analisi armonizzati, i ricercatori dell’Università Statale di Milano hanno cercato di comprendere i profili patologici specifici degli stadi clinici della malattia sulla base di dati di neuroimaging in vivo.
Sono stati analizzati i dati di risonanze magnetiche encefaliche e i dati clinici di 2.357 soggetti affetti da malattia di Parkinson e di 1.182 controlli raccolti in 19 centri.
In particolare, è stato analizzato lo spessore corticale, la superficie dell'area corticale e i volumi delle strutture sottocorticali usando modelli mixed-effects in pazienti raggruppati secondo gravità clinica (scala di Hoehn e Yahr) e comparati con i controlli incrociati per età e sesso. All'interno del campione di pazienti, è stata realizzata anche una valutazione cognitiva, utilizzando il Montreal Cognitive Assessment score.
Covid: realizzati in Italia i primi due trapianti al mondo da donatori positivi a riceventi negativi, nessuna infezione
11 Ago 2021 Scritto da Centro Nazionale Trapianti
Sono stati realizzati in Italia i primi due trapianti al mondo da donatori deceduti positivi al Sars-Cov-2 su riceventi negativi e privi di anticorpi. In entrambi i casi i pazienti hanno ricevuto un nuovo cuore e nessuno dei due ha contratto il Covid-19 dopo il trapianto.
Il primo intervento è stato eseguito a fine aprile scorso al Policlinico Sant’Orsola di Bologna su un uomo di 64 anni, mentre il secondo è stato realizzato a metà maggio all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma su un ragazzo di 15 anni. I due riceventi, affetti da cardiopatie severe, erano in lista d’attesa urgente nazionale e hanno ottenuto l’organo grazie a una deroga concessa dal Centro nazionale trapianti ai due ospedali rispetto al programma sperimentale del Cnt: il protocollo attualmente in vigore, infatti, consente di effettuare trapianti di organi salvavita provenienti da donatori risultati positivi al coronavirus e deceduti per altre cause, ma solo su riceventi positivi al momento del trapianto o già immunizzati per malattia pregressa o per vaccinazione.
Emicrania cronica: il trattamento a lungo termine con un anticorpo monoclonale riduce almeno del 50% gli attacchi in pazienti che hanno fallito terapie precedenti.
09 Ago 2021 Scritto da Ospedale San Raffaele
Lo studio multicentrico è stato coordinato dal San Raffaele Roma.
Un vasto studio multicentrico italiano condotto su pazienti emicranici cronici con almeno 5 tentativi terapeutici pregressi falliti ha verificato che l’uso prolungato di un anticorpo monoclonale riduce di almeno il 50% i giorni di emicrania nel 75,6% dei casi. Per oltre il 44% dei soggetti coinvolti nella ricerca si arriva addirittura a una riduzione pari o superiore al 75%. Si tratta del primo studio al mondo real-life a lungo termine con anticorpi monoclonali anti-CGRP nell’emicrania, coordinato dall’IRCCS San Raffaele Roma e pubblicato dalla prestigiosa rivista americana Headache: “Long-term effectiveness, safety, and tolerability of eremunab in the prevention of high-frequency episodic and chronic migraine in a real world: results of the EARLY 2 study”.
Minore esposizione ai raggi solari e aumento del cancro del colon-retto
06 Ago 2021 Scritto da Guido Donati
Da uno studio effettuato dai ricercatori dell'Università di San Diego, in California, è emerso che ad una bassa esposizione ai raggi UVB corrisponde un aumento significativo di cancro del colon-retto in persone di età superiore a 45 anni. Lo studio è stato condotto su persone di tutte le fasce di età, provenienti da 186 Paesi, la loro caratteristiche (pigmentazione cutanea, aspettativa di vita, l'abitudine al fumo), l'esposizione ai raggi UVB e lo sviluppo di Cancro del colon-retto.
Probiotici, utili per proteggere e migliorare le funzioni cerebrali
05 Ago 2021 Scritto da Istituto di biochimica e biologia cellulare (Cnr-Ibbc)
La loro assunzione ha effetti positivi nel combattere la perdita di funzionalità cerebrali causata da infezioni, traumi o dall’invecchiamento, esiste infatti un’interazione tra la flora batterica intestinale e il cervello. A confermarlo, lo studio di un team di ricercatori del Cnr-Ibbc che ha individuato un mix di otto ceppi batterici vivi in grado di contrastare i processi neuro-infiammatori e di stimolare la neurogenesi adulta. La ricerca è stata pubblicata su Pharmacological Research
I processi neuro-infiammatori che si instaurano in seguito a infezioni, trauma cranici e a causa dell’invecchiamento possono alterare in maniera significativa la funzionalità cerebrale, con una ricaduta negativa sui processi cognitivi e sulla memoria. In questo contesto, un team di ricercatori dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc), ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista Pharmacological Research. “È noto da tempo che l’interazione bilaterale fra la flora batterica intestinale e il cervello, il cosiddetto gut-microbioma-brain axis, gioca un ruolo fondamentale nella modulazione dei processi infiammatori sistemici, con conseguenti ripercussioni sul sistema nervoso centrale. La regolazione della flora batterica intestinale mediante l’assunzione di ceppi batterici vivi, i probiotici, rappresenta quindi un approccio molto promettente nella prevenzione e nella cura di numerose malattie”, spiega Stefano Farioli Vecchioli, che fa parte del Gut-Brain Microbioma Group (Gbm Group) assieme a Carla Petrella, Francesca De Santa, Georgios Strimpakos, autori dello studio finanziato da Beingpharma srl.
Un nuovo approccio farmacologico per ridurre la progressione del tumore pancreatico
04 Ago 2021 Scritto da Università di Roma La Sapienza
Una ricerca pubblicata su Gastroenterology, che ha visto la partecipazione di ricercatori dei dipartimenti di Medicina sperimentale e di Chimica e tecnologie del farmaco della Sapienza, insieme con altre università e centri di ricerca internazionali, ha identificato una potenziale strategia farmacologica adiuvante della terapia convenzionale del cancro pancreatico, basata sull’attivazione di uno specifico enzima coinvolto nel metabolismo del tumore
A oggi il carcinoma pancreatico è un tumore praticamente intrattabile, che rappresenta la settima causa di morte per cancro a livello mondiale. Il motivo è che tale tumore si sviluppa in un microambiente particolarmente ostile, con ridotta tensione di ossigeno e limitato apporto nutritivo, che porta le cellule tumorali pancreatiche a riprogrammare il proprio metabolismo, acquisendo così dei vantaggi proliferativi rispetto alle cellule normali.

