Scienzaonline - Ultimi Articoli

Mappe digitali e scienza dei cittadini: la doppia rivoluzione per la sicurezza dei nostri fiumi

Mappe digitali e scienza dei cittadini: la doppia rivoluzione per la sicurezza dei nostri fiumi

17 Settembre 2025

Un paese fragile: la fotografia del rischio idrogeologico L'Italia è...

La rivoluzione del DNA ambientale: la scienza da "scena del crimine"

16 Settembre 2025

Nella biologia della conservazione, il monitoraggio delle specie animali è...

Nuova luce sulla SMA: identificati fattori genetici rari che guidano diagnosi e terapie

Nuova luce sulla SMA: identificati fattori genetici rari che guidano diagnosi e terapie

16 Settembre 2025

Uno studio rivoluzionario condotto dal "Centro Dino Ferrari" dell'Università degli...

Chlamydia: L'epidemia silenziosa e il suo inatteso alleato, il microbiota

Chlamydia: L'epidemia silenziosa e il suo inatteso alleato, il microbiota

16 Settembre 2025

La Chlamydia trachomatis (CT) è un batterio intracellulare che causa...

Nuova speranza contro il glioblastoma: un anticorpo rallenta il tumore e riduce le crisi epilettiche

Nuova speranza contro il glioblastoma: un anticorpo rallenta il tumore e riduce le crisi epilettiche

15 Settembre 2025

Un team di ricerca internazionale, guidato dall'Università di Padova e...

L'Intelligenza Artificiale e la sfida alla diagnosi dei tumori cutanei non-melanoma: una rivoluzione in atto?

L'Intelligenza Artificiale e la sfida alla diagnosi dei tumori cutanei non-melanoma: una rivoluzione in atto?

15 Settembre 2025

In un'era in cui l'Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando ogni...

Sifilide, una nuova prospettiva sul trattamento: una singola dose di penicillina è sufficiente?

Sifilide, una nuova prospettiva sul trattamento: una singola dose di penicillina è sufficiente?

15 Settembre 2025

La sifilide, Infezione sessualmente trasmissibile (IST) causata dal batterio Treponema...

Oltre CRISPR-Cas9: la necessità di un tocco più delicato

15 Settembre 2025

L'avvento di CRISPR-Cas9 ha rappresentato una delle più grandi rivoluzioni...

Giovedì, 11 Settembre 2025




Planned obsolescence is not a modern invention but a strategy with roots in the early twentieth century. Born with the goal of increasing profits, it has evolved over time, moving from mechanics to the sophisticated interaction between software and microchips, and continues to shape our relationship with consumer goods.


The dawn: the Phoebus Cartel
It all began in 1924 with the so-called Phoebus Cartel, a secret and unprecedented agreement between the giants of the incandescent light bulb industry, including General Electric, Osram, Philips, and the Compagnie des Lampes. The objective was simple and unscrupulous: to standardize the useful life of light bulbs to a maximum of 1,000 hours, even though the technology of the time made it possible to produce ones that lasted much longer. To ensure compliance with the limit, members imposed heavy fines on each other for exceeding the threshold. In essence, the cartel intentionally shortened a product's life to maximize profit.
A century later, the Centennial Light bulb in Livermore, California, lit almost continuously since 1901, remains a living testament. It has been shining for more than 219,000 hours, and although its wattage has dropped from 60 to just 4 watts, its filament continues to glow, making it a symbol of the fight against planned obsolescence.

Pubblicato in Scienceonline

 

 

 

 

L'obsolescenza programmata non è un'invenzione moderna, ma una strategia che affonda le sue radici nei primi anni del Novecento. Nata con l'obiettivo di aumentare i profitti, si è evoluta nel tempo, passando dalla meccanica alla sofisticata interazione tra software e microchip, e continua a plasmare il nostro rapporto con i beni di consumo.

Pubblicato in Antropologia

Un'innovazione archeologica frutto di una collaborazione tra informatici e archeologi dell'Università di Bologna ha portato alla luce quattro siti antichi in Iraq, rimasti finora sconosciuti. La scoperta, pubblicata sulla rivista PLOS ONE, è stata resa possibile grazie all'uso di un sistema di intelligenza artificiale che ha analizzato vecchie immagini satellitari scattate negli anni '60.

L'IA e il tesoro dimenticato dei satelliti CORONA
Il team di ricerca ha sviluppato un modello di deep learning capace di riconoscere automaticamente i siti archeologici. Dopo averlo testato con successo su immagini recenti, il sistema è stato "addestrato" anche con foto storiche del programma segreto di spionaggio statunitense CORONA, che aveva mappato il Medio Oriente.

Come spiega Marco Roccetti, uno degli autori, "Il nostro modello ha raggiunto un'accuratezza del 90% nel localizzare siti archeologici, e ha persino scoperto nuovi punti di interesse. È un risultato straordinario che ha conseguenze importanti per la conservazione del patrimonio, specialmente in aree profondamente modificate dall'intervento umano".

Pubblicato in Archeologia

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery