Ultimi Articoli

Una scoperta apre nuove strade per la cura della clamidia

Una scoperta apre nuove strade per la cura della clamidia

08 Maggio 2025

Ricercatori dell'Università di Umeå, in Svezia, e della Michigan State...

Polidatina, la molecola naturale che contrasta i deficit della sindrome di Down

Polidatina, la molecola naturale che contrasta i deficit della sindrome di Down

08 Maggio 2025

Uno studio del Cnr-Ibiom ha approfondito gli effetti della somministrazione...

Bambino Gesù: intervento salvavita per i ragazzo con il cuore a metà

Bambino Gesù: intervento salvavita per i ragazzo con il cuore a metà

08 Maggio 2025

Una procedura innovativa per curare la grave cardiopatia di un...

Microbiomi del suolo ingegnerizzati potrebbero garantire le future rese del pomodoro

Microbiomi del suolo ingegnerizzati potrebbero garantire le future rese del pomodoro

07 Maggio 2025

Le piante e i loro microbiomi associati alle radici formano...

Così sono cambiati gli oceani negli ultimi 25 anni

Così sono cambiati gli oceani negli ultimi 25 anni

06 Maggio 2025

Rappresentazione della classificazione geografica delle regioni oceaniche che mostrano dinamiche...

Farmaco per il Diabete come Possibile Trattamento per il Cancro alla Prostata

Farmaco per il Diabete come Possibile Trattamento per il Cancro alla Prostata

06 Maggio 2025

Un team internazionale di scienziati guidato dall'Università Medica di Vienna...

Dallo studio dei pollini un nuovo metodo per la cura dell’ambiente

Dallo studio dei pollini un nuovo metodo per la cura dell’ambiente

05 Maggio 2025

Pubblicato su Science Advances lo studio condotto da Cnr-Ismar e...

  • 1
  • 2
Giovedì, 06 Febbraio 2025

 Sale ancora il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) nella quarta settimana del 2025 (dal 20 al 26 gennaio) e l'incidenza supera la soglia di "alta" intensità. Il livello d'incidenza in Italia è pari a 17,3 casi per mille assistiti (15,9 nella settimana precedente). I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 1.021.000, per un totale di circa 8.810.000 a partire dall'inizio della sorveglianza. Lo evidenzia l'ultimo rapporto RespiVirNet appena pubblicato, come spiega un comunicato.

L'incidenza è in forte aumento solo nelle fasce di età pediatrica, soprattutto nei bambini sotto i cinque anni di età, in cui è pari a 43,6 casi per mille assistiti (34,8 nella settimana precedente). Stabile nei giovani adulti e negli anziani. Maggiormente colpite le Regioni/PPAA Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.

Pubblicato in Medicina


Nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il WWF Italia fa un punto sul problema dell’incremento di questo fenomeno.


Nei frigoriferi delle famiglie c’è cibo a sufficienza per dare 1,3 pasti al giorno ad ogni persona colpita dalla fame, nel mondo. Lo spreco alimentare, almeno in Italia, è purtroppo in crescita: secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher, nell’ultimo anno abbiamo sprecato quasi il 10% in più di cibo di un anno fa. Ognuno di noi è passato cioè da 566 g a settimana di un anno fa a 618 g, ossia oltre 200 grammi in più di cibo buttato ogni mese.

Pubblicato in Ambiente


Un semplice prelievo di sangue per diagnosi accurate e sicure con l’esame dell’attivazione dei basofili.
Un nuovo test sul sangue dei bambini allergici agli alimenti predice rischio e gravità delle reazioni a cui potrebbero andare incontro al contatto con determinati cibi. È il test di attivazione dei basofili, un’analisi avanzata appena introdotta nel Laboratorio per le allergie alimentari dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Consentirà di effettuare diagnosi sicure e sempre più accurate per gli oltre 5.000 bambini e ragazzi seguiti ogni anno dal team di allergologi dell’Ospedale. «Una diagnosi tempestiva e la presa in carico specialistica possono fare la differenza nella gestione efficace della malattia allergica - sottolinea il prof. Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù - riducendo il rischio di complicanze gravi e migliorando la qualità della vita di bambini e famiglie».


ALLERGIE ALIMENTARI, SEMPRE PIU’ COMPLESSE

Aumentano incidenza e complessità delle allergie alimentari che colpiscono bambini e ragazzi: accanto alle forme emergenti (allergia alle farine di insetti, al miele di melata o al latte di capra) si registra l’incremento di quelle già note come l’allergia alle arachidi, alla frutta a guscio e al latte vaccino. Nel dettaglio, negli ultimi 10 anni l’allergia alla frutta a guscio (nocciole, anacardi, pistacchi) è passata dal 3% all’8% dei casi pediatrici; l’allergia alle arachidi dall’1% al 6%, mentre l’allergia al latte rimane stabile a oltre il 15% della casistica, ma con una maggiore complessità di gestione, essendo spesso associata a reazioni ad altri alimenti (uova, grano, pesce). «Quelle all’arachide e al latte - prosegue Fiocchi - rimangono le allergie alimentari più pericolose, in quanto maggiormente associate a reazioni gravi e potenzialmente fatali come l’anafilassi. In Italia, ogni anno purtroppo si registrano tra i 2 e i 4 decessi per allergie alimentari, soprattutto tra i giovani sotto i 20 anni».


UNA NUOVA STRADA PER LA DIAGNOSI
In Italia, in media, 1 bambino su 50 è allergico a uno o più alimenti e, nel 16% dei casi, in forma grave. Proprio per questa categoria di piccoli allergici all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato introdotto l’innovativo test di attivazione dei basofili (BAT test), che permette di simulare in laboratorio le reazioni allergiche senza esporre il paziente a rischi. Il test si effettua “in vitro”, cioè in provetta, su un campione di sangue, simulando un test di scatenamento “in vivo”. La sua funzione è quella di isolare le cellule della risposta allergica
 mettendole a contatto con l’allergene e incubarle: se il bambino è allergico sulla superficie di queste cellule compaiono delle molecole che possono essere rilevate e contate.
Il BAT test, che fornisce informazioni cruciali sulla potenziale gravità della risposta dell’organismo a un alimento, integra gli strumenti oggi disponibili al Bambino Gesù per valutare la presenza di un’allergia alimentare: i test cutanei (prick test), il dosaggio delle IgE nel sangue, ovvero gli anticorpi specifici che innescano la reazione allergica e il test di provocazione orale che consiste nella somministrazione di allergeni sotto la supervisione del medico, oggi considerato il gold standard per la diagnosi di allergie alimentari.


«Grazie a questo nuovo, importante strumento diagnostico – conclude il prof. Fiocchi – possiamo definire conmaggiore precisione il profilo di rischio di ciascun bambino e individuare la strategia terapeutica più adeguata, che oggi include l’evitare gli alimenti a cui si è allergici, la desensibilizzazione orale ovvero l’introduzione pilotata dell’alimento, tramite specifici preparati, per innalzare la soglia di tolleranza e, in alcuni casi selezionati, terapie avanzate come il farmaco Omalizumab che mantiene innocue le IgE circolanti nell’organismo. Al Bambino Gesù la ricerca continua e siamo pronti a sperimentare nuove soluzioni
terapeutiche, come l’immunoterapia epicutanea, che potrebbe rivoluzionare la gestione delle allergie alimentari nei prossimi anni».

Pubblicato in Medicina

Medicina

Una scoperta apre nuove strade per la cura della clamidia

Una scoperta apre nuove strade per la cura della clamidia

08 Maggio 2025

Ricercatori dell'Università di Umeå, in Svezia, e della Michigan State...

Paleontologia

Continuità culturale ma distanza genetica. Il DNA antico sfida le convinzioni consolidate sullo stretto legame tra i fenici e le comunità puniche

Continuità culturale ma distanza genetica. Il DNA antico sfida le convinzioni consolidate sullo stretto legame tra i fenici e le comunità puniche

24 Aprile 2025

Una ricerca condotta da un team internazionale e pubblicata sulla rivista “Nature” apre nuove...

Geografia e Storia

Costa atlantica dell’Africa: le variazioni del livello del mare negli ultimi 30mila anni a seguito dai cambiamenti climatici e dalla fusione delle calotte glaciali

Costa atlantica dell’Africa: le variazioni del livello del mare negli ultimi 30mila anni a seguito dai cambiamenti climatici e dalla fusione delle calotte glaciali

08 Aprile 2025

L’Università di Pisa ha coordinato lo studio pubblicato su Nature Communications. Il livello attuale...

Astronomia e Spazio

Scienze Naturali e Ambiente

Così sono cambiati gli oceani negli ultimi 25 anni

Così sono cambiati gli oceani negli ultimi 25 anni

06 Maggio 2025

Rappresentazione della classificazione geografica delle regioni oceaniche che mostrano dinamiche di...

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery