La Denuncia Silenziosa del Cinema Popolare
Elvira Notari (Salerno, 1875 – Cava de' Tirreni, 1946) fu un'imprenditrice e un'autrice straordinaria. Fondò e gestì con il marito la Dora Film a Napoli, producendo oltre 60 lungometraggi e centinaia di corti, rivolgendosi soprattutto a un pubblico popolare, in particolare gli emigrati italiani negli Stati Uniti.
Mentre il cinema borghese dell'epoca prediligeva trame patinate, la Notari si immerse nella realtà del basso, portando sullo schermo le sceneggiate, drammi ispirati alla vita quotidiana, alla malavita e, soprattutto, alle dinamiche familiari e sociali più brutali.
Guardando i suoi film, nei personaggi si riconoscono quei volti che saranno tanto cari a Pier Paolo Pasolini, volti che rispecchiano quel mondo così dimenticato di povertà, miseria, e abbandono delle classi subalterne. Notari ci mostrava la "plebe" urbana con uno sguardo che possiamo definire proto-neorealista, ben prima della codificazione del genere.
Nei suoi film, come il celebre 'A Santanotte (1922), si consumavano storie di passione, gelosia e, troppo spesso, di femminicidio. La Notari non si limitava a narrare la tragedia, ma offriva uno sguardo autentico sulle conseguenze della miseria, della mancanza di autonomia femminile e della logica del possesso. La donna, per la Notari, era un soggetto che cercava riscatto, ma che nella maggior parte dei casi soccombeva alla violenza e al sopruso maschile, tragica costante della realtà dell'epoca.
Dalla Tela all'Inchiostro
Sebbene il cinema della Notari rappresenti una pionieristica denuncia di massa, è doveroso riconoscere le donne che, in altri campi, avevano già rotto il muro del silenzio:
L'Arte Drammatica: Si pensi ad Artemisia Gentileschi (XVII secolo) che, dopo aver subito violenza, trasformò il suo trauma in un grido artistico potente, dipingendo scene bibliche in cui figure femminili come Giuditta si vendicavano contro gli oppressori maschili.
La Letteratura Autobiografica: Sibilla Aleramo, con il suo romanzo "Una donna" (1906), diede voce alla violenza psicologica e fisica subita nel matrimonio borghese, sancendo una delle prime e più coraggiose denunce letterarie contro la prigione domestica imposta alle donne.
L'Anticipazione della Storia
Elvira Notari non aveva l'obiettivo di avviare un movimento politico; il suo era un imperativo artistico e commerciale di raccontare il "vero" della sua gente. Eppure, nel farlo, ha realizzato una delle prime e più estese opere di documentazione visiva della violenza di genere in Italia.
Il suo cinema, realista e dialettale, era così potente e in contrasto con l'ideale di "donna italiana" propagandato dal regime, che fu colpita dalla censura fascista fino a essere costretta a chiudere la Dora Film nel 1929. La sua opera, caduta nell'oblio per decenni, è oggi una testimonianza inestimabile: Elvira Notari è stata un faro che, con la sua macchina da presa, ha illuminato l'oscuro dramma della violenza, rendendola, per la prima volta, un tema non privato, ma sociale e visibile.
Recuperare la sua figura non significa solo darle il giusto credito storico, ma riconoscere in lei una voce che, un secolo fa, ha parlato di quello che continuiamo a chiamare con i nomi che lei già conosceva: sopruso, ingiustizia e femminicidio.
APPROFONDIMENTI
Donati G. 2025, 14 Oct "Elvira Notari. Beyond the Silence": An Act of Justice for a Forgotten Pioneer Scienceonline
Donati G. 2025, 14 Ott "Elvira Notari. Oltre il silenzio": un atto di giustizia per una pioniera dimenticata Scienzaonline
CS Cnr-Irpps 2020, 25 Nov Violenza da lockdown: esasperazione della coppia e stereotipi di genere Scienzaonline
CS I.F.C Pisa 2023, 24 Nov I dati sulla violenza di genere in Italia
CS UNI Pisa 2020, 02 Lug MedicinaConseguenze di genere ai tempi del Covid: al via una campagna di sensibilizzazione in tutta Europa Scienzaonline
https://www.scienzaonline.com/medicina/item/2556-conseguenze-di-genere-ai-tempi-del-covid-al-via-una-campagna-di-sensibilizzazione-in-tutta-europa.html
*Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)
Past Editor-in-Chief Italian Journal of Dermosurgery



