Beyond Markets and Chains: A Commentary on Heather Jane Sharkey's 1992 Essay 'Domestic Slavery in the Nineteenth- and Early-Twentieth-Century Northern Sudan'

This essay is an extended analysis and critical commentary on Heather Jane Sharkey's work, "Domestic slavery in the nineteenth- and early-twentieth-century northern Sudan" (1992). The goal is to deeply explore the author's thesis, which shifts the focus from slavery as a mere phenomenon of trade or agricultural exploitation to examine it as a complex institution, rooted in the social and cultural fabric of Sudan. The text discusses the transformation of slavery from an elite practice to a mass phenomenon and analyzes its role in the ethics of idleness and social prestige. It also addresses the methodological challenges related to the lack of direct sources and the diversity of slaves' experiences, which are often ignored by traditional historiography. In conclusion, our essay draws a parallel between the unresolved legacy of slavery in Sudan and its repercussions on systemic racism and inequality in the United States, highlighting how in both contexts, the past continues to shape the dynamics of the present.
Mutilazioni genitali femminili (MGF): oltre 88.500 donne coinvolte in Italia, mentre la pratica diminuisce tra le giovani a livello globale

Giovedì 23 ottobre 2025, sono state presentate a Milano, presso Palazzo Isimbardi, le nuove stime sulle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) in Italia, frutto di uno studio congiunto delle Università di Milano-Bicocca e Bologna. La ricerca, promossa dai due atenei in collaborazione con Amref Health Africa, indica che nel Paese risiedono circa 88.500 donne che hanno subito le MGF. Questo dato rappresenta un aumento dell'1% rispetto alle stime del 2019, elaborate anch'esse dall'Università Bicocca.
Mini-cervelli cresciuti con gomma di xantano: la svolta di Stanford per studiare autismo e schizofrenia

Migliaia di mini-cervelli umani coltivati in laboratorio usando un ingrediente che probabilmente avete in casa: gomma di xantano, lo stesso addensante presente in salse, gelati e prodotti da forno. Sembra l'inizio di un film di fantascienza, ma è la realtà scientifica appena pubblicata su Nature Biomedical Engineering dal team di Stanford Medicine. I ricercatori hanno risolto uno dei problemi più frustranti nella ricerca sul cervello - impedire che gli organoidi cerebrali si fondano tra loro - usando questo comune additivo alimentare, aprendo la strada alla produzione di massa di mini-cervelli identici per studiare autismo, schizofrenia, epilessia e testare nuovi farmaci senza mai coinvolgere un paziente. La scoperta potrebbe rivoluzionare la neuroscienziatranslazionale e accelerare drammaticamente lo sviluppo di terapie per milioni di persone affette da disturbi neuropsichiatrici.
Riscaldamento globale: Il "Condizionatore" ghiacciato della Terra ha i giorni contati

Quanto tempo resisteranno i ghiacciai all'aumento delle temperature globali? Non a lungo, secondo un nuovo e allarmante modello.
Un gruppo di ricerca internazionale, guidato dall'austriaco ISTA (Institute of Science and Technology Austria) e con la collaborazione degli italiani Cnr-Isp e Cnr-Irsa, ha sviluppato un modello previsionale per stimare la capacità di "auto-raffreddamento" dei ghiacciai. Questa cruciale funzione mitiga localmente gli effetti del cambiamento climatico, ma è destinata a esaurirsi, accelerando drammaticamente la loro fusione. I risultati dello studio, basati su dati raccolti in 350 stazioni meteo in tutto il mondo, sono stati pubblicati sulla rivista Nature Climate Change.
Titano sfida la chimica: molecole impossibili si mescolano nell'abisso gelido di Saturno

Una scoperta inaspettata su Titano, la misteriosa luna di Saturno, sta costringendo gli scienziati a ripensare uno dei principi fondamentali della chimica. Ricercatori dell'Università Chalmers di Tecnologia in Svezia e della NASA hanno dimostrato che nell'ambiente estremamente freddo di Titano, sostanze normalmente incompatibili - molecole polari e non polari - possono mescolarsi e formare strutture cristalline stabili chiamate co-cristalli. Questa violazione della regola "il simile scioglie il simile", un principio che ogni studente di chimica impara nei primi giorni di lezione, non solo amplia la nostra comprensione della chimica in condizioni estreme, ma getta nuova luce sulle origini della vita e sui processi chimici che potrebbero aver portato alla comparsa dei primi organismi sulla Terra primordiale e, forse, su altri mondi ghiacciati del sistema solare.
Come i cibi ultra-processati riprogrammano il cervello e scatenano il bisogno di abbuffarsi

Mangiare patatine fritte, merendine confezionate o bevande zuccherate potrebbe non essere solo una questione di voglia passeggera o mancanza di forza di volontà. Uno studio monumentale condotto su quasi 30.000 persone ha rivelato qualcosa di inquietante: i cibi ultra-processati possono letteralmente ricablare il nostro cervello, modificando la struttura di regioni cerebrali cruciali e innescando un circolo vizioso di abbuffate e dipendenza alimentare. La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications Medicine, getta nuova luce sui meccanismi attraverso cui questi alimenti industriali manipolano il nostro comportamento alimentare, e le implicazioni per la salute pubblica sono enormi.
La scoperta che cambia tutto: quando il cibo diventa una droga
Avete mai notato come sia impossibile fermarsi dopo aver aperto un pacchetto di patatine? Oppure come una merendina porti inevitabilmente a volerne un'altra? Non è colpa vostra. Un team internazionale di neuroscienziati dell'Università di Helsinki e del Montreal Neurological Institute della McGill University ha analizzato scansioni cerebrali di circa 30.000 partecipanti provenienti dalla UK Biobank, scoprendo correlazioni sorprendenti tra il consumo frequente di cibi ultra-processati e cambiamenti misurabili nella struttura cerebrale.
Il ruolo cruciale della durezza tissutale nel controllo della secrezione cellulare

Il CNR ha guidato uno studio internazionale che ha rivelato come gli stimoli meccanici ambientali influenzino direttamente l'attività secretoria delle cellule. Questo meccanismo, fondamentale per il rilascio di proteine e la funzionalità dei tessuti, offre nuove chiavi di lettura per il trattamento di tumori e fibrosi. La scoperta è stata pubblicata su Advanced Science.
Il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ha coordinato una ricerca internazionale che ha svelato in che modo i processi di secrezione cellulare vengono modulati – aumentando o diminuendo – in risposta ai segnali meccanici provenienti dall'ambiente extracellulare circostante.
Tutte le cellule ospitano un sofisticato sistema di trasporto, noto come "apparato secretorio", incaricato di veicolare e distribuire lipidi e proteine sia all'interno che all'esterno della cellula. Lo studio, pubblicato sulla rivista Advanced Science, ha fornito una comprensione più approfondita di questo processo essenziale per la liberazione di proteine e per il mantenimento della corretta funzionalità dei tessuti.
Fotocatalisi Sostenibile: Nuovi Farmaci con la Forza Selettiva della Luce

Pubblicato su «Nature Chemistry» lo studio coordinato dal Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova che apre la strada alla creazione sostenibile di molecole complesse.
La chimica moderna deve affrontare la sfida di sviluppare processi non solo efficaci, ma anche ecologicamente sostenibili e a basso impatto ambientale. In particolare, è cruciale saper costruire molecole complesse (spesso precursori di nuovi farmaci) senza l'utilizzo di metalli pesanti o sostanze tossiche.
La luce rappresenta una risorsa eccezionale per la chimica: è gratuita, illimitata e capace di innescare reazioni che altrimenti richiederebbero un alto dispendio energetico. Tuttavia, sfruttare pienamente questo potenziale è stato finora complicato, poiché molte molecole organiche reagivano in modi difficilmente controllabili o poco selettivi.
Oltre Hiroshima: la lunga eredità dei test nucleari nel mondo

Oltre il fungo atomico: una storia che inizia nel 1945
Quando si parla di bombe atomiche, quasi tutti pensano alle devastazioni di Hiroshima e Nagasaki, due città che l’umanità ricorda per l’apocalisse nucleare del 1945. Ma questa catastrofe non rappresenta che l’inizio di una lunga e controversa era: dagli anni Quaranta fino a oggi, più di 2.000 test nucleari sono stati condotti da vari Stati, lasciando dietro di sé profonde ferite ambientali, sociali e geopolitiche.
Il business della sabbia: il tesoro invisibile che sta modellando il nostro futuro

Comprata, venduta e consumata ogni secondo, la sabbia è diventata una risorsa strategica centrale per il nostro modo di vivere e costruire. Dopo l’acqua, è il materiale più richiesto al mondo, strettamente legato a economie, infrastrutture e sviluppo urbano, ma spesso sottovalutata nelle sue implicazioni sociali e ambientali.
L’oro del 21° secolo tra cemento, vetro e microchip
Nel settore dell’edilizia la sabbia è indispensabile per la produzione di cemento e calcestruzzo, costituisce la base solida degli asfalti e, in forme più elaborate, entra nei processi di lavorazione del vetro e della tecnologia digitale: i microchip. Secondo analisi di mercato, ogni anno nel mondo vengono consumate oltre 50 miliardi di tonnellate di sabbia e ghiaia, e si prevede che la domanda globale di sabbia silicea raggiungerà circa 478 milioni di tonnellate entro il 2030, con l’Asia-Pacifico in testa per crescita e consumo.

